lunedì 7 novembre 2016

Ford Edge

Ford Edge: comoda, vigorosa e con un gran baule

La nuova Ford Edge è una suv molto confortevole e con tanto spazio per passeggeri e bagagli. Potente e silenzioso il 2.0 a gasolio da 179 CV. Scarsa però la visibilità posteriore.

Fiat Freemont, Kia Sorento, Hyundai Santa Fe, Volkswagen Touareg: sono queste alcune delle rivali della nuova suv Ford Edge, da poco entrata a listino anche da noi, ma in vendita già da alcuni anni negli Stati Uniti, dove è molto diffusa. Nata nel 2007, infatti, in Europa non era mai stata importata: questa nuova edizione è stata riprogettata per il mercato mondiale. È lunga 481 cm, larga 193 e alta 169; il passo è di 285 cm. La carrozzeria, muscolosa e dall’aspetto solido, ha una linea fluida, resa abbastanza slanciata dalle numerose nervature lungo il cofano e la fiancata e dal lunotto molto inclinato. A dare equilibrio alle forme contribuiscono anche i cerchi di generose dimensioni (di 19” sulla Titanium e di 20” sulla Sport).


Nell’abitacolo della Ford Edge colpisce lo spazio a disposizione degli occupanti, sia davanti sia dietro: sul divano non viaggia scomodo neppure il passeggero centrale, anche se un po’ penalizzato dal mobiletto ingombrante e dalla seduta rigida, grazie al tunnel della trasmissione basso e alla larghezza degli interni (alle spalle abbiamo misurato 153 cm). Le poltrone, ampie e comode, sono ben regolabili (i comandi per il guidatore e il passeggero sono elettrici); lo spazio è abbondante anche in altezza. La plancia, realizzata in plastica morbida al tatto, ha linee semplici ed eleganti, e appare meno elaborata rispetto a quella di altri modelli della casa. Il navigatore satellitare ha uno schermo a sfioramento ad alta risoluzione di 8” (di serie), che visualizza pure i comandi del sistema multimediale Sync 2; il cruscotto, ben protetto dai riflessi, ha il tachimetro analogico al centro e tutte le altre funzioni nei due schermi ai lati (la grafica è ben leggibile e gradevole). Numerosi i vani portaoggetti (uno, chiuso da uno sportello, è nella parte alta della plancia), con il fondo in gomma antiscivolo. Le finiture nel complesso sono di buon livello, così come i materiali. Il baule è ampio (la casa dichiara 602 litri di capacità minima e 1847 litri di massima) e molto profondo (105 cm con cinque posti in uso, e fino a 208 col divano abbassato), anche se il pavimento è un po’ alto (sotto c’è il ruotino di scorta di 17”). Non troppo elevata (per una grossa suv) l’altezza da terra della soglia di carico: 76 cm.

Su strada la Ford Edge si comporta bene. Il quattro cilindri 2.0 turbodiesel da 179 CV è dolce, ma abbastanza vigoroso (forte dei suoi 400 Nm di coppia massima a 2000 giri), progressivo e poco rumoroso. Le sospensioni morbide consigliano una guida tranquilla nei tratti ricchi di curve, nei quali la grossa suv americana non appare molto maneggevole. In città si soffre un po’ per le generose dimensioni della carrozzeria, specie nelle vie più strette. Attenzione, inoltre, nelle manovre di parcheggio, penalizzate dalla scarsa visibilità posteriore, dovuta al lunotto piccolo e molto inclinato (i sensori di distanza anteriori e posteriori sono di serie, il parcheggio semiautomatico invece costa 250 euro). Comoda in autostrada, la Edge è una suv davvero ben insonorizzata; di serie c’è anche il sistema di controllo attivo del rumore Active Noise Cancellation: sfrutta tre microfoni nell’abitacolo (due davanti e uno dietro) che captano le onde sonore generate dalle voci a bordo, dal motore, dalla trasmissione e dai fruscii aerodinamici, annullandole attraverso la generazione di frequenze opposte emesse dagli altoparlanti. Il consumo ci è sembrato nella media: anche senza guidare col piede leggero, abbiamo percorso circa 12,5 km/l (letti nel computer di bordo).

Anche in fuori strada la Ford Edge non si comporta male. Il sistema di trazione integrale intelligente AWD della Ford è a controllo elettronico: attraverso il monitoraggio continuo (50 volte al secondo) di vari parametri (come lo slittamento di una singola ruota), regola in 0,1 secondi l’intervento di una frizione multidisco che fa da differenziale centrale; in base a quanto i dischi vengono avvicinati si può avere fino al 50% della spinta alle ruote dietro, mentre in condizioni normali sono solo quelle davanti ad avere trazione, per non penalizzare i consumi. Certo, senza marce ridotte e con le ruotone di 19” a spalla larga non si può osare troppo; tuttavia abbiamo verificato le buone doti della Edge sugli sterrati e su strade dissestate. Peccato che manchi il comando per attivare il sistema che limita la velocità nelle discese ripide: per una suv come la Edge, non professionale e dedicata alla famiglia, dovrebbe essere di serie, ma non è disponibile neppure a pagamento.
La Ford Edge è disponibile solo a quattro ruote motrici, con il 2.0 a gasolio da 179 CV abbinato al il cambio manuale oppure con il 2.0 biturbodiesel da 210 CV e con l’automatico Powershift a sei marce. I prezzi partono da 46.250 euro per la versione base Plus, la cui dotazione di serie è già completa: 7 airbag, cerchi in lega da 19”, “clima” automatico bizona, limitatore di velocità e fari automatici antiabbagliamento (non “accecano” chi proviene in senso opposto nemmeno quando sono in funzione gli abbaglianti). Di serie anche il sistema di riconoscimento dei segnali stradali (Traffic Sign Recognition), quello che mantiene l’auto nella corsia di marcia (Lane Keeping Aid) e quello che monitora il livello d’attenzione del guidatore. La Titanium ha anche il volante, il parabrezza e i sedili riscaldabili, il portellone apribile elettricamente (Hands-Free Liftgate), la telecamera posteriore di parcheggio, il navigatore satellitare, il limitatore di velocità e il sistema per la riduzione attiva del rumore interno. La Sport (51.250 euro) aggiunge i cerchi in lega da 20”, una griglia anteriore più sportiva, la pedaliera in alluminio, le sospensioni sportive, un sistema di navigazione satellitare più raffinato e l’Adaptive Steering Wheel: questo sistema interviene sullo sterzo e ne modifica il comportamento in relazione alla velocità. Gli accessori più significativi sono il tetto panoramico (1.500 euro), i fari adattativi a led (1.500), il cruise control adattativo (500 euro) e i rivestimenti interni in pelle (2.000).


Nissan Qashqai

NISSAN QASHQAI

Che cos'è
E' la seconda generazione del crossover per eccellenza, quello che ha cambiato il panorama delle segmento C in Europa. E' più moderno di prima, ha un nuovo motore 1.2 a benzina ed è sia a 2 che a 4 ruote motrici. Le finiture la rendono più simile ad una SUV premium.
Per Chi
Per tutti coloro che si sono trovati bene con il primo Qashqai, abituati alla praticità di un crossover polivalente ed economico nei costi di gestione.
Il Consiglio di Pontiac Aztek
Con il 1.6 dCi 130 CV e il cambio Xtronic la vettura è completissima.

Hyundai Tucson

 Hyundai Tucson

Che cos'è
E' il sostituto della ix35 e rispolvera il nome del SUV venduto in Italia fino al 2009. La Tucson è un'auto completamente riprogettata si presenta con un aspetto molto aggressivo, caratterizzato da linee molto tese che definiscono frontale e fiancate. I fari allungati, mascherano il muso un po' alto, definito dai designer "naso di squalo" e sul quale campeggia la calandra esagonale. Il baricentro alto consente di cavarsela sullo sterrato, a patto che non sia troppo impegnativo. Comunque lo spazio a bordo non manca.
Per Chi
La Hyundai Tucson è un SUV compatto, adatto alle famiglie e dalle dimensioni non esagerate perla vita di tutti i giorni in città. La vita a bordo è agevole, lo spazio non manca per caricare tutto il necessario per gli spostamenti.
Il Consiglio di Pontiac Aztek
La Hyundai Tucson è dosponibile con motori a benzina o diesel, con potenze che variano dai 115 ai 184 cavalli e tutti Euro 6. E' preferibile però prenderla diesel, con il propulsore da 136 cavalli, da abbinare al cambio a doppia frizione a sette marce.

Seat Ateca vs Peugeot 3008

  Gemelle diverse, potremmo ribattezzarle. Nuova Peugeot 3008 e Seat Ateca Experience. Da fuori, l’estetica offre da subito un’anima ben distinta ad entrambe, nonostante si possano trovare punti di contatto. La francese vanta linee decise, ricche e rifinite da cromature che le danno un tocco tipicamente transalpino. La spagnola del Gruppo Volkswagen non nega i punti in comune con la Leon: ciò quindi vuol dire design filante ma allo stesso tempo “maschio”, ricco del family-feeling della casa di Martorrel. 

 
Gli interni sono un capitolo a parte: su Peugeot 3008 fa il proprio esordio l’iCockpit 2.0, con linee futuristiche che portano il guidatore al centro di un’esperienza emozionale, circondato da una buona dose di tecnologia e raffinatezza, come si può vedere facilmente dai legni opachi utilizzati per rivestire parte della plancia e del pannello porta.


La Seat Ateca Xperience, invece, mantiene intatto lo stile di casa, arricchendolo di sapienti aggiunte tecnologiche.

Una vera e propria vincitrice non c’è.